Il progetto fotografico “Candore Violato” affronta i temi della femminilità traumatizzata e della natura ferita attraverso immagini scattate in una cava di marmo sui monti Carrara nell’agosto 2018.
La fotografa Paola Luciani rende omaggio alle donne vittime della violenza: il soggetto è Kiara Aradia, scrittrice e modella, una donna con ferite profonde come quelle inflitte alle Alpi Apuane da secoli di attività umana.
Candore Violato – Ph Paola Luciani
Il marmo accoglie il corpo nudo di una donna, come nel grembo materno, le crepe sulle pareti marmoree rompono il bianco assoluto così come i capelli rossi della ragazza che vive questo incontro abbandonandosi completamente tra la polvere e i detriti della violata montagna.
Il bianco predomina su tutto, ma è un bianco che spaventa e ammorbidisce, silenzioso e opprimente come un avvertimento per l’osservatore. La nudità è senza stereotipi, la donna non appare sensuale né disponibile poiché il corpo nudo si fonde con il bianco del marmo. La nudità si nota in un secondo momento, perché l’occhio umano tende ad essere catturato dal colore rosso dei capelli.
Non solo le fotografie sono ambientate nelle cave di marmo, ma sono anche stampate su lastre di marmo bianco e il risultato è soprendente.Candore Violato: fotografie stampate sul marmo
Candore Violato di Paola Luciani è una mostra da non perdere a Carrara per celebrare il 25 novembre, la giornata internazionale delle Nazioni Unite (ONU) per l’eliminazione della violenza contro le donne, per sconfiggere la violenza con la cultura.
Il progetto include la presentazione del libro “Il mio regno per un cavallo” di Kiara Aradia, scritto per raccontare le molestie subite in una scuola di equitazione quando era poco più che una bambina.
La mostra “Candore Violato” è a Carrara al Polo delle Arti di San Martino, sede della Cooperativa Scultori Carrara.
Candore Violato di Paola Luciani